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Quotes by Carlo Rovelli

“We are a species which is naturally moved by curiosity, the only one left of a group of species (the genus Homo) made up of a dozen equally curious species. The other species in the group have already become extinct; some, like the Neanderthals, quite recently, roughly thirty thousand years ago. It is a group of species which evolved in Africa, a kin to the hierarchical and quarrelsome chimpanzees - and even more closely akin to the bonobos, the small, peaceful, cheerfully egalitarian and promiscuous type of chimps. A group of species which repeatedly went out of Africa in order to explore new worlds, and went far: as far, eventually, as Patagonia - and as far, eventually, as the moon.”

“In qualunque angolo delluniverso troviamo vertiginosi pozzi di strati di realtà. In questi strati siamo riusciti a riconoscere regolarità, sulle quali abbiamo raccolto informazione rilevante per noi, che ci permette di farci unimmagine coerente dei singoli strati. Ciascuno è unapprossimazione. La realtà non è divisa in livelli. I livelli in cui la scomponiamo, gli oggetti in cui la dividiamo, sono i modi in cui la Natura si correla in noi, in quelle configurazioni dinamiche di eventi fisici nel nostro cervello che chiamiamo concetti. La separazione della realtà in livelli è relativa al nostro modo di interagire con essa.”

“The very foundation of science is to keep the door open to doubt.”

“A science that closes its ears to philosophy fades into superficiality; a philosophy that pays no attention to the scientific knowledge of its time is obtuse and sterile. It betrays its own deepest roots, which are evident in the etymology of philosophy: the love of knowledge.”

“Credo che uno dei grandi errori che fanno gli esseri umani quando tentano di capire qualcosa sia volere certezze. La ricerca della conoscenza non si nutre di certezze: si nutre di una radicale assenza di certezze. Grazie allacuta consapevolezza della nostra ignoranza, siamo aperti al dubbio e possiamo imparare sempre meglio. Questa è sempre stata la forza del pensiero scientifico, pensiero della curiosità, della rivolta, del cambiamento. Non cè un cardine, un punto fisso finale, filosofico o metodologico, a cui ancorare lavventura del conoscere.”